mercoledì 4 dicembre 2013

COME PREPARARE IL GHEE


Il Ghee o burro chiarificato è un elemento importante per l'Ayurveda in quanto veicolo capace di penetrare nella profondità dei tessuti. Può essere combinato ad erbe medicamentose per la cura delle malattie della pelle e del sangue, i disturbi muscolari, disturbi del sistema nervoso e degli occhi. Sin dall'antichità era considerato importante per aumentare l'intelligenza, favorire la salute e curare i disturbi di Vata e Pitta. Anche se si ottiene dal burro le sue qualità sono molto simili a quelle dell'olio, come gli oli vegetali è un grasso insaturo.
In casa possiamo usare il ghee per cucinare , migliora appetito e digestione. Si può inoltre utilizzare applicandolo sulla cute per eritemi, herpes, prurito o infiammazioni della pelle.
Il ghee nell'Ayurveda e nello Yoga è considerato un cibo sattvico, cioè che favorisce la chiarezza mentale e la consapevolezza di sè.

COME PREPARARE IL GHEE

occorrente:
  • 500 gr. di burro di buona qualità, preferibilmente biologico
  • un pentolino dal fondo spesso
  • una garza di cotone
  • un contenitore di vetro ben pulito e asciutto
Fate sciogliere del burro in una pentola a bagnomaria (o in una pentola con il fondo spesso e un frangifiamma), mantenendo la fiamma media e costante; quando si è sciolto tutto, abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per qualche minuto. Togliere man mano tutti i residui schiumosi bianchi che si formano in superficie (schiumare il burro), quando il burro diventa di un colore trasparente colatel0 con un colino, aggiungendo una garza sterile all’interno. Ripetete l’operazione di colatura fino a che il burro liquido non diventerà limpido ed ecco che avrete il vostro burro chiarificato fatto in casa. Conservatelo in un barattolo di vetro in frigo o in un luogo buio e fresco.

domenica 3 novembre 2013

AYURVEDA E DOSHA





Prendendo il sentiero dell'Ayurveda ci incamminiamo in un viaggio infinito che inizia dalla manifestazione della Coscienza cosmica; coscienza che è energia e che si manifesta nei 5 principi basilari , gli elementi (Mahabhuta) : Etere (Akasha), Aria (Vayu), Fuoco (Tejas), Acqua (Jala), Terra (Prithvi).
Il cuore dell'Ayurveda si basa su questi 5 elementi fondamentali. Da dove arrivano i mahabhuta, come si sono manifestati ?
I Rishi, antichi saggi, percepirono che all'inizio tutto era in uno stato di coscienza immanifesto, da questa coscienza unificata si manifestarono sottili vibrazioni del primordiale suono cosmico Aum. Da quella vibrazione si manifestò il primo elemento Etere, che iniziò a muoversi, questi movimenti sottili crearono l'Aria, Etere in azione.
Il movimento dell'Etere produsse una frizione che generò calore combinando particelle di energia -calore formando un'intensa luce dalla quale si manifestò il Fuoco.
Il Fuoco con il suo calore fece dissolvere alcuni elementi eterei trasformandoli in liquidi, manifestando l'elemento Acqua, questi elementi poi si solidificarono per formare le molecole della Terra.
Dal più sottile al più grossolano, dall'Etere si sono manifestati tutti e quattro gli elementi; questi 5 elementi sono presenti in tutta la materia dell'universo, come è stato detto all'inizio questi 5 elementi sono una manifestazione della coscienza che è energia, quindi materia e energia sono uno.
L'uomo è un microcosmo e così tutti e 5 gli elementi sono presenti in ogni individuo come lo sono nel macrocosmo.

Arriviamo alla costituzione umana, come colleghiamo i 5 elementi all'interno di essa?
Etere, Aria, Fuoco, Acqua, Terra si manifestano nel corpo umano come 3 principi base conosciuti come Dosha, che vengono combinati tra loro in questo modo :

ETERE+ARIA=VATA DOSHA
ACQUA+FUOCO=PITTA DOSHA
TERRA+ACQUA=KAPHA DOSHA

Cosa fanno questi 3 Dosha? Governano tutte le funzioni biologiche, fisiologiche,psicologiche di corpo, mente e coscienza. In ognuno di noi questi Dosha hanno un loro equilibrio (differente da individuo a individuo), quando l'equilibrio c'è è presente la condizione di salute e benessere, quando sono in stato di squilibrio contribuiscono ai processi di malattia.
I tre Dosha sono responsabili delle spinte naturali nell'individuo, delle preferenze indivuduali si cibi (sapore, temperatura etc.); governano creazione,mantenimento e distruzione dei tessuti corporei, l'eliminazione dei prodotti di rifiuto. Come abbiamo accennato anche i fenomeni psicologici e le emozioni sia positive che negative dipendono da loro. 
La costituzione base di ogni individuo si determina al concepimento, in base alla combinazione degli elementi.
Ci sono 7 differenti tipi di costituzione : 1 vata - 2 pitta - 3 kapha -4 vata-pitta - 5 pitta-kapha - 6 vata-kapha - 7 vata-pitta-kapha. Tra queste 7 tipologie ci sono ulteriori differenze che dipendono dalla percentuale degli elementi presenti nella costituzione.  La costituzione in sanscrito viene chiamata Prakryti che rimane inalterata durante il corso di tutta la vita, tuttavia la combinazione degli elementi che governano le trasformazioni nel corpo si alterano in risposta ai cambiamenti che avvengono nell'ambiente esterno; durante l'arco della vita ambiente interno e esterno continuano ad interagire, il modo per equilibrare gli squilibri avviene attraverso la dieta e le abitudini di vita.


QUAL'E' LA TUA COSTITUZIONE?

Compila la seguente tabella nel modo più sincero ,considera il tuo stato generale degli ultimi sei mesi, al termine del test somma il risultato delle tre colonne. Il Dosha  con il risultato più alto sarà quello dominante, quello con il punteggio più basso quello meno dominante. Solitamente vengono considerati il Dosha con il punteggio maggiore e il Dosha con il punteggio successivo, quello con il punteggio minore viene scartato (non perchè non sia presente, ma perchè presente in modo minore). I tipi  'misti' o bidosha sono i più frequenti, più raramente si ha una presenza equilibrata di tutti e tre.




domenica 6 ottobre 2013

NAVARATRI


Questo mese si festeggia Navaratri " Nove notti" che quest'anno inizia il 5 Ottobre e termina il 13 Ottobre. Questa festa viene celebrata due volte all'anno, durante i primi dieci giorni di luna crescente del mese di Ashwin (settembre - ottobre) e di Chaitra (aprile - maggio),  all' inzio dell' autunno e della primavera,  due momenti in cui la natura cambia, consacrati al culto della dea madre.

Con Navaratri si ricorda la vittoria di Durga su Mahishasura, il demone con la testa di bufalo.

In questi 9 giorni vengono celebrate le 9 manifestazioni di Durga :

1° giorno: Shailaputri – Figlia dell’Himalaya, sposa dei Signore Shiva.
2° giorno: Brahmacharini – Colei che pratica la castità e fa delle penitenze. Ella personifica l’amore e l’onestà.
3° giorno: Chandraghanta – Colei che é bella come la luna. Ella personifica la beatitudine suprema e la conoscenza.
4° giorno: Kushmanda – Colei che ha creato l’universo e che porta la bontà sopprimendo mali e dolori.
5° giorno: Skandamata – Madre di Skanda, il capo delle armate che lottano contro il male. E’ detto che per Sua Grazia, anche l’idiota diventa un oceano di conoscenza.
6° giorno: Katyayani – Figlia dei saggio Katyayana, colei che esaudisce i desideri.
7° giorno: Kalaratri – Colei che e nera come la notte. Distruttrice delle tenebre, dei mali e dell’ignoranza, ella sopprime gli ostacoli e la paura.
8° giorno: Mahagauri – La Dea Bianca, colei che accorda la purificazione dei peccati.
9° giorno: Siddhidatri – Colei che accorda la conoscenza e grandi poteri spirituali.


 I 9 giorni di Navaratri vengono suddivisi in serie di 3 giorni dove vengono scanditi i differenti aspetti della Dea. Questa suddivisione rispecchia il viaggio che porta dall'individualità all'unione con il divino. Nove giorni che rappresentano il viaggio di una vita...o più vite!

I primi 3 giorni sono dedicati a Durga espressione divina di forza, di potente energia capace di distruggere i demoni dell’egoismo e dell’adharma, aiuta a sconfiggere i demoni e purificare la mente. Questi tre giorni sono un periodo di purificazione per abbandonare tutto ciò tutto ciò che non é voluto nel nostro cammino.

La seconda terzina è dedicata alla Dea Lakshmi che rappresenta l'aspetto più sattvico della Devi, è la dea dell'abbondanza, della prosperità e della purezza d'animo. La sua murti spesso è raffigurata con in mano due loti, simboli appunto della purezza, mentre con le altre mani distribuisce all'umanità ricchezze non solo materiali, ma soprattutto spirituali: amore, carità, bontà, pazienza, costanza, devozione. Queste qualità non vengono acquisite dall'esterno ma di svilupparle dall'interno attraverso l'invocazione el'affidamento alla Dea.

Gli ultimi tre giorni sono dedicati alla Dea Sarasvati portatrice della divina conoscenza, con l'aiuto del quale l'uomo progredisce spiritualmente. Tiene in mano la vina, strumento che racchiude in sè il sacro suono cosmico. In questo periodo possiamo ricevere la Guida Divina, Guida che ci rende consapevoli sul modo più appropriato nell'usare le risorse che ci sono date.

Il decimo giorno Vijaya Dashami rappresenta il risveglio dell'individuo, Vijaya significa vittoria, vittoria sulle tendenze mentali, la trasformazione interiore che porta ad una crescita spirituale, all'emergere delle qualità più nobili.

A questo link potete trovare ulteriori notizie riguardo a questa festività  http://www.hinduism.it/festivita-calendario-navaratri.html

BUON VIAGGIO ATTRAVERSO NAVARATRI!!!

lunedì 5 agosto 2013

CANNELLA

 CINNAMOMUM ZEYLANICUM
LA CANNELLA REGINA


 DESCRIZIONE :
Tratta dalla corteccia degli alberi appartenenti alla famiglia delle Lauraceae. Troviamo la Cinnamomum zeylanicum, la più pregiata, originaria dello Sri Lanka. Chiamata anche Cinnamomum vera, è un arbusto sempreverde alto circa 10 metri, con fiori bianco giallastri; il suo frutto è una bacca contenente un solo seme.La cannella ricavata da questa pianta si  distingue dalle altre varietà per il colore chiaro e il sapore dolce; la sua area di coltivazione si è estesa anche alle Seychelles, Giava, Sumatra, Brasile e Giamaica.
 Cinnamomum cassia, cannella cinese, meno pregiata che appartiene alla famiglia delle Fabaceae , caratterizzata da un colore più rossastro e un aroma e un sapore meno pronunciati; viene prodotta in Cina, Vietnam, Sumatra e Indonesia.






CURIOSITA'

Una spezia di antiche origini, dal profumo esotico ,che porta con sè memorie lontane.
Nell'antico Egitto nel 3000 a.C. veniva utilizzata con altre spezie per l'imbalsamazione; Mosé la utilizzò per consacrare il tempio insieme ad altre sostanze aromatiche. Durante il Medioevo era un dono prezioso che veniva offerto a re e regine come simbolo di prestigio, nelle stesse cucine reali non poteva mancare, assieme al pepe; considerata rimedio contro la tosse e il mal di gola ogni pietanza dolce o salata veniva cosparsa di questa spezia.
Ancella di Eros nel Rinascimento veniva inserita in filtri d'amore perché considerata afrodisiaca.
Nell'800 compagna di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nelle ricette di ogni cuoco.
La medicina popolare ne ha sempre fatto uso contro la diarrea infantile, brividi, influenza e infestazioni intestinali; la si usava anche per curare le ferite : dopo aver pulito il taglio lo si cospargeva con un pizzico di cannella, usata come disinfettante. Le donne la usavano per regolare il flusso mestruale.





USO IN AYURVEDA

In Sanscrito Tvac
La parte utilizzata è la corteccia.
E' una pianta efficace nello stimolo e nell'armonizzazione della circolazione, è un buon diaforetico ed espettorante in caso di raffreddori e influenze, adatta in particolare per le costituzioni deboli.
Aiuta ad alleviare il mal di denti e la tensione muscolare. Rafforza il cuore, riscalda i reni e alimenta agni (fuoco digestivo). E' una medicina quasi universale, come lo zenzero, e aggrava meno pitta dello zenzero.
E' una buona bevanda sattvica per la tipologia vata.
Energetica : rasa Pungente, dolce, astringente/ virya riscaldante/ vipaka dolce. Diminuisce Vata e Kapha, aumenta Pitta.
Tessuti - dathu : plasma, sangue, muscoli, midollo e nervi.
Sistemi - srota : circolatorio, digestivo, respiratorio, urinario
Azione : stimolante, diaforetica, carminativa, alterativa,espettorante, diuretica, analgesica.
Indicazioni : raffreddori, congestione dei seni nasali, bronchite, dispepsia
Precauzioni : pitta elevato, disturbi accompagnati da perdite di sangue.
Preparazione : infusione, decozione, polvere (da 500mg a 1g )



PROPRIETA' UTILI

Stimola la digestione : è un ottimo digestivo in quanto favorisce la scissione dei grassi, grazie alla stimolazione di un enzima digestivo chiamato tripsina. Oltre ad essere un digestivo previene la fermentazione addominale, alleviando gonfiore e flautolenza. La cannella ci può venire in aiuto per placare attacchi di fame nervosa...ottima per condire pietanze dolci e salate!

Combatte i batteri : come abbiamo già detto è antisettica e antibatterica. Queste sue caratteristiche vanno a vantaggio soprattutto delle vie respiratorie, ecco spiegato il motivo per cui è un ottimo rimedio contro i disturbi da raffreddamento! La cannella inoltre riesce a stimolare il sistema immunitario e a contrastare batteri e funghi. Una ricerca in Germania ha evidenziato come questa spezia contrasti il fungo Candida albicans e il batterio Escherichia coli, entrambi responsabili di infezioni alle vie urinarie.

ALCUNI RIMEDI

Contro il mal di testa : massaggiare delicatamente le tempie con oleolito alla cannella : per oleolito : prendere 4 bastoncini di cannella, pestarli in un mortaio, mettere la polvere in una tazza e coprirla con olio di oliva ; lasciare in infusione al buio per 10 giorni. Filtrare poi il liquido, metterlo in una boccetta di vetro, meglio scuro, e tenerla in un posto non esposto alla luce. Questo è un modo per fare l'oleolito ma ce ne sono diversi.

Per aiutare lo stomaco : prendere un cucchiaino da tè di polvere di cannella e versarlo in una tazza di acqua calda, lasciare in infusione per 10-15 minuti, filtrare e bere dopo i pasti (non superare tre tazze al giorno)
Dopo pasto, prendere un pezzo di cannella in corteccia, farla bollire per 10 minuti in una tazza di acqua, bere l'infuso caldo. Aiuta a digerire.

Per pulire i denti : In mancanza di spazzolino si può masticare un bastoncino di cannella, contribuisce a pulire e rendere i denti bianchi.

Stiamo attenti nell'usare l'olio essenziale di cannella, molto potente! Diluiamolo sempre in un olio vettore vegetale; olio di sesamo, olio di mandorle, olio di cocco etc.
L'olio essenziale di cannella è ottimo per chi soffre di reumatismi, poche gocce diluite da massaggiare sulla parte interessata.




mercoledì 24 luglio 2013

Silence day - giorno di silenzio




Semplicemente riporto le parole di Swami Veda Bharati che ho deciso di condividere con voi.



SWAMI VEDA BHARATI

Qualche tempo fa ho scritto un blog / articolo in cui ho brevemente descritto il NYEPI Day, la giornata annuale di silenzio dell’ isola di Bali in Indonesia.


Non ho menzionato,  o non ricordo, che c'è anche una giornata annuale di silenzio nelle tradizioni dell'India. Si chiama Mauni Amavasya. Mauni significa 'da o per il silenzio', e Amavasya significa 'giorno senza luna.'


Essa si verifica nel giorno in cui non vi è luna nel mese di Maagha nel calendario indù quando il sole e la luna dovrebbero entrambi entrare nel segno del Capricorno (Makara Rashi).


Tradizionalmente si svolge come il giorno in cui Manu, l'Uomo-Archetipo fece la sua prima apparizione sulla terra, e sposò Shata-Rupa (colei che ha cento belle forme) e generò l'umanità.


Quest'anno cade il 10 febbraio del calendario occidentale.


E 'anche parte del grande Kumbh mela e trenta milioni di persone sono in attesa di fare l'immersione santa quel giorno al Sangam (luogo di incontro di tre fiumi sacri) ad Allahabad.


Se si accetta la storia di Manu o no, abbiamo bisogno di istituire una giornata di silenzio ogni anno.


D'altra parte, se si preferisce seguire una certa tradizione occidentale si può ricercare se ci fosse un giorno sacro per Harpocrate, il dio greco del silenzio le cui statue sono state trovate in paesi lontani come il Gandhara (l'attuale Afghanistan). Harpocrate è deriva dal dio egizio Harpa-khruti, il bambino Horus, che rappresenta il nuovo sole che nasce quotidianamente , la sorgente di luce.


Naturalmente, vi sono numerosi santi cristiani che hanno insegnato il silenzio e ci sono numerosi monasteri di diversi ordini dedicati al silenzio.


Quando entrerò nel voto di silenzio per cinque anni, vorrei che molti dei miei amici condividessero almeno un giorno di silenzio con me come avete condiviso il giorno di luna piena per un'ora ogni mese da più di un decennio .


Quindi, prendete nota:


2013 il giorno di Mauni Amavasya è ora il 10 febbraio.


2014, il giorno sarà il 30 gennaio.


Se si prevede da oggi, è possibile organizzare i vostri impegni, in modo da non interferire con il voto di un giorno di silenzio.


In quel giorno, non si guida (ad eccezione per le emergenze), niente TV, niente conversazione, solo auto-osservazione, contemplazione, japa e apprendimento (1) nel dare amore nel silenzio, (2) imparare ad amare il silenzio.


Posso chiedere a tutti i nostri swami, iniziatori, consulenti spirituali, insegnanti, dirigenti dei centri gentilmente di diffondere questo concetto e prendere questo anno per preparare le persone a intraprendere questa giornata di voto al silenzio.

Swami Veda Bharati

ENGLISH VERSION

Some time back I wrote a blog/article in which I briefly described the NYEPI day, the annual silence day of Bali island in Indonesia.


I did not mention, did not remember, that there is also an annual silence day in the traditions of India. It is called Mauni Amavasya. Mauni means ‘of or for silence’, and amavasya means ‘no-moon day.’


It occurs on the no-moon day of the Maagha month in the Hindu calendar when sun and moon are both supposed to enter the sign of Capricorn (makara rashi).


It is held in the tradition as the day when Manu, the Archetypal Man first appeared on earth; he wedded Shata-roopa (She of a Hundred Beautiful Forms) and generated humankind.


This year it falls on 10th February by the western calendar.


It is also part of the grand kumbh mela and thirty million people are expected to take the holy immersion on that day at the sangam (meeting place of three holy rivers) in Allahabad).


Whether you accept the story or Manu or not, we do need to institute a day of silence every year.


On the other hand, if you prefer to be true to some western tradition you may research if there was a day sacred to Harpokrates, the Greek god of silence whose statues have been found as far away as the Gandhara country (present day Afghanistan). Harpokrates was derived from the Egyptian god Harpa-khruti, the child Horus, representing the daily new born sun, the source of light.


Of course, there is an amplitude of Christian saints who have taught silence and there are numerous monasteries of various orders dedicated to silence.


As I enter the five-year vow silence, I would like many of my friends to set aside at least one day to share the silence with me just as you have shared the full moon day for an hour each month for more than a decade now.


So, please note:


2013 the day of mauni amavasya is now on 10th February.


2014 the day will be on 30th January.


If you plan from now, you can arrange your worldly affairs in such a way that they do not interfere with your one-day vow of silence.


On that day, no driving (except for emergencies), no TV, no conversation, just self-observation, contemplation, japa and learning (1) to give love in silence while (2) learning to love silence.


May I ask all our swamis, initiators, spiritual advisers, teachers, centre leaders to kindly popularize this concept and take this year to prepare the people to undertake this one-day vow of silence.

Swami Veda Bharati



L'Ayurveda e il gusto



Questa volta vorrei parlarvi del Gusto in Ayurveda. Qualcosa di differente rispetto al gusto a cui solitamente pensiamo, ma che si avvicina, con qualche caratteristica e proprietà in più.
In Ayurveda tutto ha una sua proprietà, così anche i sapori hanno una loro funzione molto importante.
Prima di tutto iniziamo a capire quanti sono i gusti in ayurveda, ci sono 6 gusti : DOLCE, ASPRO, SALATO, PUNGENTE,  AMARO E ASTRINGENTE.
Ognuno di questi gusti deriva da due dei cinque elementi ( ricordiamo che tutto in ayurveda deriva dall’unione di questi 5 elementi o panchamahabhuta):

. DOLCE : TERRA+ ACQUA
. ASPRO : TERRA+ FUOCO
. SALATO : ACQUA+ FUOCO
. PUNGENTE : FUOCO + ARIA
. AMARO : ARIA + ETERE
. ASTRINGENTE : ARIA + TERRA

Ma non finisce qui il viaggio del Gusto nel mondo dell’Ayurveda! Vi sono concetti più sottili legati al fenomeno del Gusto e agli effetti caldi e freddi dei cibi.
Quando una sostanza viene messa in bocca il primo contatto è con la lingua, questa prima esperienza di Gusto viene chiamata Rasa. La seconda esperienza è quando la sostanza viene inghiottita ed entra nello stomaco, l’esperienza di calore o freddo che viene provata immediatamente o dopo è chiamata Virya. Virya o azione è collegata alle proprietà riscaldanti o raffreddanti delle sostanze ingerite.
Vi è poi Vipak , l’ultimo effetto che avviene dopo la digestione. Ad esempio un cibo che ha un rasa salato avrà un vipak dolce dopo la digestione.
Ci sono però cibi che sono Prabhav, che possiamo dire siano eccezioni alla regola.

Rasa                 Virya          Vipak            Prabhav
Dolce               Freddo      Dolce           Miele               Caldo (virya)
Aspro              Caldo         Aspro          Limone            Freddo (virya)
Salato             Caldo         Dolce           Tamari             Freddo (virya)
Pungente      Caldo         Pungente    Cipolla             Freddo (virya)
Amaro            Freddo      Pungente    Curcuma         Caldo  (virya)
Astringente  Freddo      Pungente    Melograno     Dolce  (vipak)
tabella tratta dal libro Ayurveda la scienza della guarigione Dott.Vasant Lad

Come applicare tutto questo?

Il gusto dolce  ha proprietà rinfrescanti quindi ridurrà vata e pitta ma aumenterà kapha
il gusto aspro è riscaldante quindi ridurrà vata ma aumenterà pitta e kapha
Il salato anch’esso riscaldante diminuirà vata e aumenterà pitta e kapha
il piccante riscaldante come l’aspro ridurrà però kapha e aumenterà vata e pitta
l’amaro che ha proprietà rinfrescanti diminuirà pitta e kapha ma aumenterà vata
infine l’astringente che è un rinfrescante ridurrà pitta e kapha e aumenterà vata.

In Ayurveda l’alimentazione è molto importante, tutto ciò di cui ci nutriamo è importante ed ha un effetto su di noi, il cibo è un modo per prevenire e stare bene e un modo per curare. Non mi stancherò mai di ripeterlo “ Noi siamo quello che mangiamo” , non solo fisicamente ma anche energeticamente. Cerchiamo di mangiare frutta e verdura di stagione, cibi freschi, pietanze non riscaldate mille volte...ma questo è un altro capitolo.